Le conchiglie che maggiormente si prestano alla realizzazione dei cammei sono: La Cassis Madagascarensis: detta “casco sardonico”, alta circa 30 cm, di colore marrone bruno sul fondo e perfettamente bianca nella parte superficiale da incidere;
La Cassis Rufa: detta “casco corniola”, alta in genere 16 cm circa, presenta uno strato interno rossastro, quello esterno, da incidere, è di colore carnacino pallido;
Cammei
Lavorazione dei Cammei
La Cassis Cornuta: detta “casco arancio”, alta 25 cm, ha lo strato interno di colore arancio e l’esterno di colore bianco;
La Cypraea Tigris: detta “tigrina”, alta 5-10 cm, presenta sette strati di colore diverso. Nell’ordine: bruno tigrato in superficie, quindi bianco giallino, grigio azzurro, due gradazioni di viola e in fine leggermente azzurrato.
La Strombus Gigas: detto “conchiglia rosa”, alta 26 cm, i suoi strati bianco e rosa non sempre risultano perfettamente distinti l’uno dall’altro. Essa è utilizzata anche per la produzione di collane e bottoni.I luoghi di pesca delle conchiglie della famiglia Cassus sono generalmente: Monzanbico, Madagascar, Kenia. Esse sono particolarmente adatte all’incisione: i due strati di colore, infatti, nettamente distinti l’uno dall’altro, consentono di isolare nitidamente dal fondo la figura a rilievo. Per quanto riguarda le conchiglie Cypraea Tigris e la Strombus Gigas i luoghi di pesca sono rispettivamente: Indo-Pacifico e le Isole Bahamas.
La preparazione
Dopo aver scelto le conchiglie adatte al tipo di lavorazione che si vuol eseguire occorre effettuare la “scoppatura” che consiste nel tagliare la parte superiore e più convessa della conchiglia, “la coppa”. Tale operazione era in passato eseguita con un disco a tornio senza denti, cosparso di polvere di smeriglio e acqua, oggi la si effettua con una sega a disco diamantato. Dopo tale taglio l’incisore traccia all’interno della coppa, con inchiostro indelebile, i contorni dei cammei da ricavare ed il segno del taglio esterno da eseguire, questa fase è detta “segnatura”.
Successivamente viene effettuata la “sagomatura” cioè, il taglio della coppa lungo il perimetro precedentemente tracciato, ottenendo così pezzi di forma poligonale. Con l’ausilio di una molla di carborundum si conferisce ai pezzi di conchiglia la forma voluta (generalmente ovale), tali pezzi vengono fissati su fusi di legno con un mastice a caldo composto da pece greca, cera e scagliola ed infine, con l’aiuto della molla di carborundum è abrasa la parte più esterna della conchiglia, lasciando in superficie lo strato chiaro da incidere.
L'incisione
Inizialmente l’incisore disegna il soggetto da riprodurre sulla superficie della conchiglia, poi con bulini a punta larga, viene tolta la pare chiara in eccesso e si abbozza l’immagine nei suoi volumi essenziali, dopo di ciò si continua ad incidere con bulini di vario taglio e grandezza, per rendere sempre più evidente e definito il rilievo.
La finitura
Con i bulini più sottili si incidono i particolari delle figure in rilievo, poi si stacca il cammeo dal fuso e lo si spazzola con pomici e olio, per rendere più levigata la superficie. Il fondo e poi strofinato con uno stecco di legno ed una mistura a base di vetriolo, olio e pomice. Successivamente si effettua la prima sgrassatura, il cammeo è lavato con acqua corrente e sapone, dopo di ciò lo si immerge nell’olio per migliorarne l’aspetto e poi viene rilavato con acqua e sapone, quindi asciugato con un panno di lino bianco, ottenendo così il cammeo finito.